Con gli ultimi aggiornamenti di Windows 10 pro sul mio portatile Asus K72Jr sono cominciati una serie di problemi piuttosto fastidiosi. Primo fra tutti, l’impossibilità di regolare la luminosità dello schermo. Abbassandola manualmente quando arrivava circa al 60% lo schermo si spegneva e sopra quella soglia comunque rimaneva impostata al massimo.
Questo oltre al fastidio per gli occhi pregiudicava notevolmente la durata della batteria. Ovviamente ho provato varie soluzioni proposte su internet anche perché almeno per gli Asus, sembra essere un problema molto comune. L’unica che funzionava prevedeva di modificare i valori di alcune chiavi nel file di registro.
Credevo quindi di aver risolto invece, al successivo aggiornamento di Windows, lo schermo era nero impedendo di fatto l’uso del pc se non in modalità provvisoria.
Stanco di questa situazione mi sono deciso ad installare Antergos sul mio portatile.
Antergos è una distribuzione Linux basata su Arch Linux che utilizza l’ambiente desktop di GNOME 3 di default, ma può anche impiegare Cinnamon, MATE, KDE Plasma 5, Xfce, Deepin Desktop Environment e Openbox. È stata rilasciata nel luglio 2012 come Cinnarch.
La parola galiziana Antergos (che significa: antenati) è stata scelta “per collegare il passato con il presente”.
L’installazione è stata piuttosto semplice perché è assistita da una comoda interfaccia grafica. Inizialmente l’avevo affiancata a Windows, successivamente ho deciso di rimuovere completamente Windows visto che ho trovato tutti i software che utilizzavo su Windows anche su Linux.
Il sito ufficiale di Antergos.