Da più di un mese posseggo questo dispositivo ed oggi ho deciso di farne una breve recensione.

Galaxy Note è troppo grande per essere chiamato smartphone e troppo piccolo per definirsi un tablet. Il nuovo dispositivo della famiglia Galaxy tenta di unire queste due filosofie di mobilità in un unico dispositivo.

 

Vedendolo in vetrina a fianco degli altri cellulari sembra davvero enorme 5,3″ di schermo sono davvero tanti, il peso di 178 grammi potrebbe inoltre spaventare ma appena preso in mano questo smartphone appare perfettamente bilanciato.

 

Il Galaxy Note da acceso è uno spettacolo. Luminoso, dai bei colori. Anche in pieno giorno all’aperto non ci sono problemi nell’utilizzo.

Precaricate nel telefono ci sono parecchie applicazioni quasi tutte con il supporto al pennino. Altre è possibile scaricarle da un market dedicato e dal classico android market.

 

Grazie alla capienza della batteria, 2500 mAh la giornata di lavoro intenso si chiude senza problemi.

A livello telefonico la qualità di ricezione, aggancio rete e tenuta del segnale è allineata con i device top gamma.

Il GPS, Wi-Fi e 3G non mi hanno mai dato problemi. Veloce l’aggancio del GPS, a mio parere il wi-fi del note è superiore al GS II.

 

Le specifiche tecniche di Galaxy Note sono un concentrato di tecnologia. Il pannello del display è SuperAmoled HD da 5,3 pollici e vanta una risoluzione di 1.280×800 pixel.

Il chipset utilizzato, nome in codice Exynos, è sviluppato direttamente da Samsung e offre un processore dual core da 1,4 GHz 1 GB di memoria Ram e una scheda video dedicata.

 

La connettività è completa di Wi-Fi, Bluetooth 3.0 e ricevitore radio Hspa con velocità massima pari a 21,1 Mbps in download e 14,4 Mbps in upload. Le porte a disposizione comprendono invece un connettore micro Usb che, grazie a un adattatore Mhl da acquistare a parte, si trasforma in una uscita Hdmi per collegare lo smartphone alla tv e uno slot micro sd per aumentare la memoria a disposizione che ammonta a 16 GB.Una delle particolarità di questo terminale è quella di avere un pennino integrato nella scocca.